Gravidanza, trucchi anti-caldo

trucchi anti caldo

Pressione bassa, piedi gonfi, crampi, ritenzione idrica: sono questi i principali disturbi che causa il caldo estivo soprattutto quando si è in dolce attesa. Ecco i consigli per superare bene la stagione.

In gravidanza il caldo si tollera con maggiore difficoltà, perché le variazioni ormonali comportano una dilatazione dei vasi sanguigni, anche di quelli superficiali, che fanno aumentare la sudorazione ed aumentano la percezione calore. Come rimediare? Ecco i consigli di Luca Valsecchi, Responsabile di ostetricia presso l’Istituto Scientifico Universitario San Raffaele di Milano.

BEVI DI PIU’ Per reintegrare i liquidi persi con la sudorazione, è indispensabile bere molto. Soprattutto in gravidanza, quando i liquidi servono non solo alla mamma, ma anche al bebè (e al liquido amniotico che lo avvolge). Bere in abbondanza è inoltre un accorgimento utile per evitare cali bruschi di pressione, ai quali la futura mamma può facilmente andare incontro. Morale: non aspettare lo stimolo della sete, ma tieni sempre una bottiglietta d’acqua a disposizione, da sorseggiare spesso. Leggi anche Un’estate tutta da bere

OCCHIO AI CRAMPI Quando si suda, oltre a perdere liquidi, si perdono anche sali minerali, ed una loro carenza può causare qualche crampo, soprattutto in gravidanza, quando i minerali servono per la crescita del feto. Per fare il pieno di tali sostanze, segui un’alimentazione ricca di frutta e verdura fresche. Ok ogni tanto alle bevande energizzanti, che reintegrano i sali persi.

AL SOLE CON GIUDIZIO Evita di esporti al sole nelle ore centrali della giornata: oltre ad essere le ore in cui l’afa è più insopportabile e rischiosa, sono anche quelle in cui la pelle si scotta con facilità. In più, durante l’attesa c’è una maggiore attivazione del sistema della melanina, che favorisce la comparsa di macchie, soprattutto in alcune zone del volto, come zigomi, fronte, mento (la cosiddetta maschera gravidica). Per prevenire la loro comparsa, evita le esposizioni prolungate ed applica sempre una crema con filtro protettivo elevato, pari almeno a 20-30, soprattutto sul viso.

RINFRESCATI AL MARE Approfitta delle prime ore del mattino per fare lunghe passeggiate sul bagnasciuga, che facilitano il ritorno venoso ed alleviano il senso di peso e di gonfiore alle gambe, che si possono avvertire soprattutto negli ultimi mesi. Ottime anche le nuotate, che hanno un effetto ritemprante, tonificano il fisico ed aiutano a prevenire mal di schiena e sciatalgie: il tutto senza avvertire il peso del pancione! Evita invece qualunque attività fisica nelle ore più calde.

SALVIETTINE IN BORSETTA Per alleviare la sensazione del caldo, tieni in borsetta delle salviettine umidificate, da passare su fronte, gola, polsi a per abbassare un po’ la temperatura. Ottimi anche gli spray di acqua termale: ce ne sono anche in formato mini, perfetti da portare sempre con sé.

INDUMENTI FRESCHI Indossa indumenti in fibre naturali e un po’ sovrabbondanti, in modo da favorire la dispersione del calore. E visto che si va più soggette ai gonfiori agli arti inferiori, scegli scarpe comode, magari di mezza misura più grandi.

ARIA CONDIZIONATA È di grande aiuto per alleviare la sensazione del caldo, perciò nelle ore più afose rifugiati in ambienti provvisti di climatizzatore. Attenta però a non abbassare troppo la temperatura, per evitare raffreddori: 4-5 gradi in meno rispetto all’esterno sono più che sufficienti.

ALIMENTAZIONE LEGGERA No ai fritti e ai cibi troppo grassi, che impegnano troppo la digestione, sì ad una dieta abbondante in frutta e verdura di stagione, come pomodori, anguria, melone, ricchi di acqua. E limita il consumo di sale, poiché favorisce la ritenzione idrica ed accentua i gonfiori.

BAGNI CON AMIDO DI RISO Se è vero che in gravidanza si suda di più, è anche vero che il sudore è meno intenso, perché le ghiandole sudoripare ascellari producono meno secreto odoroso. Se però la sensazione di appiccicoso addosso ti dà fastidio, fai un bagno con avena colloidale o amido di riso (si trovano in farmacia ma anche al supermercato), che hanno una lieve azione assorbente e rinfrescante.

Fonte: Angela Bisceglia per nostrofiglio.it

Giochi da fare all’aperto: La staffetta della spugna e bolle di sapone giganti

La staffetta della spugna

gioco spugna

I giochi estivi più divertenti sono i giochi d’acqua: quando fa caldo, se si ha la fortuna di possedere un giardino privato, si possono organizzare tanti giochi divertenti usando l’acqua. Ecco il primo tra questi.
Staffetta della spugna

Materiale:
2 secchi pieni d’acqua
2 spugne morbide da bagno
2 bottiglie
Come si gioca:
Si formano due file di bambini, che formano due squadre diverse.
Ciascuna squadra ha, di fronte a sè, un secchio pieno di acqua fresca e dietro di sè una serie di bottiglie vuote.
Al via, l’ultimo bambino della fila deve correre verso il secchio, inzuppare la spugna, mettersi al primo posto e far passare la spugna sotto le gambe della persona dietro a lui, e così via fino in fondo alla fila. L’ultimo della fila, girandosi, dovrà spremere la spugna all’interno della bottiglia e correre avanti a inzuppare la spugna ricominciando il giro.
Vince la squadra che riempie più bottiglie spremendo la spugna intrisa di acqua.

 

Bolle di sapone giganti

bolle di sapone

Questa è stagione di bolle di sapone!
Perchè le bolle di sapone vengono proprio bene quando c’è molta umidità, molto caldo e poco vento.

La miglior ricetta per fare delle vere bolle di sapone giganti per me è quella di Comida de Mama: con questa ricetta si può sfidare la forza di gravità!

Ecco gli ingredienti:

(usando come unità di misura un vasetto di yogurt)
1 vasetto di sapone liquido per i piatti (di buona qualità, piuttosto denso)
12 vasetti di acqua
1/3 di vasetto di glicerina liquida
La glicerina liquida si trova in farmacia: è facoltativo usarla, ma dà un risultato migliore.
Una volta preparata la mistura, occorre lasciarla a riposo per un paio di giorni.
Per creare le bolle si può usare un filo di ferro ripiegato a forma di cerchio, o anche riciclare un appendiabiti di quelli delle lavanderie, piegandolo a proprio piacimento.
Se invece volete proprio esagerare, usando altri materiali (bambù, spago, lana, fil di ferro…), per fare delle bolle da guinness, ecco qualche idea:
– Su Instructables, con bambù e spago;
– Su Lakeshore Learning, con materiali di riciclo: la plastica delle lattine di birra e i bastoncini dei gelati;
– Con il filo di ferro: in una soluzione elegante, come propone Martha, o in una soluzione casalinga come in Frugal Family;
– Su Ehow, con la lana.
Perchè diciamocelo: le bolle di sapone industriali sono comode nei loro contenitori colorati, ma non fanno delle bolle degne di questo nome.
E poi non è tanto meglio farsi aiutare dai bambini a preparare la propria mistura per le bolle, in modo da renderli partecipi di tutto il processo?

Fonte: mammafelice.it

In gravidanza non si deve mangiare per due

non mangiare per due

Il vecchio detto di mamme e nonne non è più valido, l’importante è che durante la gravidanza si segua una alimentazione sana e corretta

Una volta si diceva che durante i 9 mesi si doveva mangiare per due, per garantire le giuste calorie alla futura mamma ed al bambino. Ma ormai questo non è più vero e a tutte le donne in stato interessante viene consigliato di fare attenzione all’alimentazione e ai chili che si prendono durante la gravidanza. Insomma, aumentare 15/20 chili in genere non va bene. Ogni futura mamma dovrebbe prendere durante la gravidanza, al massimo, tra i 9 e gli 11 chili.

Poi ovviamente conta anche il peso di partenza della futura mamma. Se la donna, infatti, è già in soprappeso, dovrà fare maggiore attenzione a quello che mangia e a quanti chili prende. In ogni caso, per tutte le donne in attesa è importante seguire una alimentazione sana e corretta per riuscire ad assumere tutti i “nutrienti necessari” a se stessa e al bambino.

Un aumento eccessivo di peso, nel corso dei 9 mesi, può portare ad una serie di complicazioni, come il diabete gestazionale e l’obesità, che si possono ripercuotere anche sul bambino. E’ per questo che durante la gravidanza è meglio evitare di mangiare le cosiddette “schifezze” e preferire cibi sani e nutrienti.

E’ stato evidenziato infatti che se la mamma segue un’alimentazione scorretta e mangia troppo, soprattutto nell’ultimo trimestre, si verifica un maggior accumulo di tessuto adiposo nel feto, che con la crescita potrebbe portare a problemi di obesità infantile. I problemi possono esserci anche se la mamma mangia male e non garantisce i giusti nutrienti al feto, che magari alla nascita è sottopeso e potrebbe aver avuto problemi di sviluppo in organi come il fegato, il pancreas ed il muscolo, in quanto il ridotto apporto di nutrienti è stato utilizzato per lo sviluppo di organi vitali e più importanti come il cervello.

Durante la gravidanza è importante assumere, attraverso ciò che si mangia, vitamine e minerali come ferro, folati e calcio. Inoltre è importante bere molta acqua (almeno 2 litri al giorno). E si dovrebbero fare pasti leggeri per non sovraccaricare troppo l’organismo.

Fonte: Barbara Leone per pianetamamma.it

Come fare le caramelline di zucchero

caramelline

Le caramelline di zucchero colorate oppure no, sono facili, golose e divertenti da preparare.

Difficoltà: facile
Costo: basso
Categoria: Dolci
Cottura: Pentola
Tempo preparazione: 10/15 min
Tempo cottura: 5/10 min
Tempo totale: 15/25 min
vegetariana
Senza glutine

Le caramelline di zucchero sono tra le più facili caramelle da preparare per i bambini. Si possono aromatizzare con tanti gusti diversi, alla frutta, alla vaniglia, all’anice, allo zenzero, alla menta e anche colorare con qualche goccia di colorante per alimenti.

Hanno la forma di piccoli dischi piatti e per questo alcuni le chiamano bottoni o lenti di zucchero, ma ufficialmente si chiamano Ginevrini. La consistenza è friabile e una tira l’altra.

Le caramelline di zucchero si possono utilizzare anche per decorare le torte per i bambini

 

Ingredienti:
100 g di zucchero a velo
essenza del vostro aroma preferito : alcune gocce
5 cucchiai d’acqua
Occorrente: Pentolino, cucchiaio di legno, carta forno

Procedimento:

Preparate sul piano un foglio di carta forno.
Mettete in un pentolino d’acciaio col fondo pesante lo zucchero e l’acqua. Mettete sul fuoco a fiamma bassa e mescolate fino a che lo zucchero è completamente liquido. Non deve bollire.
Togliete dal fuoco. Unite le gocce di essenza ed eventualmente il colorante e velocemente, con un cucchiaino, colate lo zucchero a gocce sul foglio di carta forno. Se dovesse indurirsi potete rimettere il pentolino sulla fiamma bassa e portarlo di nuovo liquido.
Lasciate raffreddare completamente le caramelline di zucchero (Ginevrini). Devono indurirsi e poi si staccheranno facilmente dal foglio di carta forno.
Potete conservare le caramelline in un sacchetto per alimenti o in un barattolo di vetro.

Fonte: deabyday.tv

Come gestire la paura degli estranei

paura degli estranei

Lo sapevate che la paura degli estranei in qualche modo è un evento positivo? Scopri perchè.

La paura degli estranei è un’altra delle paure che spesso si manifesta nei bambini prima del compimento del primo anno. Con toni che possono essere più o meno esasperati, anche il bambino più socievole può iniziare a esprimere diffidenza e rifiuto verso le figure che non riconosce come familiari.

Anche se può sembrare strano, in realtà la paura degli estranei è in qualche modo una conquista nello sviluppo cognitivo del bambino. Infatti questa paura può manifestarsi solo quando il bambino inizia a distinguere tra sè e il mondo esterno, quando inizia a concepire e a separare gli oggetti e gli individui fuori di sè, come qualcosa di altro, diverso e distinto da se stesso, che esistono, si muovono e reagiscono indipendentemente da lui.
La paura degli estranei è il risultato di molte competenze che il bambino ha acquisito e raffinato, in un’età in cui non è ancora autonomo emotivamente e fisicamente.

Esattamente come avviene spesso anche a noi adulti, il nuovo può generare una serie di timori, perchè non si sa bene come affrontarlo e/o perchè ci fa temere una conseguenza spiacevole.

Questa scoperta induce nel bambino due tipi di timore nello stesso tempo:

la paura della separazione dalle figure di riferimento (la mamma, il papà)
la paura degli estranei in quanto tali o del loro comportamento o delle conseguenze del loro comportamento
La paura degli estranei, che il bambino può manifestare con il rifiuto di guardare, toccare, farsi toccare, rispondere alla figura estranea e che può arrivare fino al pianto disperato, ha sempre queste due componenti e spinge il bambino a cercare rifugio nella mamma o nel papà, anche aggrappandosi fisicamente a loro.

Come possiamo gestire la paura degli estranei?

Rispettando la sua paura e rassicurandolo.
Cercando di non imporgli figure estranee, non costringerlo ad essere toccato, abbracciato, preso in braccio dalla figura verso cui manifesta paura
Aiutandolo ad adattarsi alla figura estranea (la babysitter, gli amici, i parenti, etc.) con i suoi tempi e rassicurandolo, fino a quando scoprirà da solo che non ha motivo di avere paura.
Facendo attenzione a inserire degli elementi nuovi nella sua vita con una certa gradualità.

Fonte: deabyday.tv

Alimentazione durante l’allattamento: cosa si può mangiare

alimentazione

Quando si allatta al seno è importante seguire un regime alimentare sano per garantire al bambino il giusto nutrimento quando assume il latte materno

Durante la gravidanza le future mamme seguono una sana alimentazione perché sanno che quello che mangiano passerà al bambino. Ma dopo il parto cosa succede? Finalmente dopo mesi di attenzioni e rinunce, si può ricominciare a mangiare tutto quello che si desidera. Ma attenzione! Se allattate il vostro bambino al seno, dovrete continuare a mantenere un regime alimentare sano.
Perché continuerete ancora a passare l’alimentazione al bambino. Prima lo facevate tramite il cordone ombelicale ed ora tramite il latte.

Quindi vietato mangiare “schifezze” (niente fritti!) e cose piccanti. Mentre via libera a carne e pesce. Molte mamme possono essere piene di dubbi su cosa sia più giusto mangiare durante l’allattamento. In linea di massima potete mangiare tutto, l’importante è che sia una cucina sana e non pesante.

Potete mangiare cereali, pane e pasta, legumi, frutta e verdura, carne e pesce. Una volta si diceva che anche durante l’allattamento bisogna mangiare per due. Non è proprio così, ma mi basterà assumere 500 calorie in più al giorno per garantire un allattamento sufficiente al vostro bambino.

Fate attenzione anche all’assunzione di caffeina (potrebbe rendere il vostro bambino troppo “sveglio” o nervoso) e di alcol. Se il bambino soffre di coliche, provate ad eliminare per qualche giorno alcuni cibi, come i latticini, i legumi o i broccoli. Se notate miglioramenti nelle coliche, allora significa che dovrete fare a meno di quegli alimenti per un po’ di tempo.

Infine, se seguite un regime alimentare completo, non avrete bisogno di assumere vitamine o integratori di alcun tipo. Se comunque vi sentite stanche, potete sempre chiedere consiglio al vostro medico e parlare dell’eventualità di prendere qualche integratore (in commercio ce ne sono vari adatti all’allattamento).

Anche per quanto riguarda le medicine, fate attenzione. Non tutte le medicine si possono prendere durante l’allattamento. Ci sono alcuni medicinali che, passando nel latte, potrebbero creare qualche problema al vostro bambino. Ma non preoccupatevi. Esistono medicinali che si possono assumere anche mentre si allatta. Quindi, anche in questo caso, chiedete consiglio al vostro medico e vi saprà consigliare il medicinale più adatto ai vostri bisogni.

Fonte: pianetamamma.it e photo di dietistanadiasichera.wordpress.com

Giochi da fare all’aperto: la settimana

gioco della settimana

Un classico che più classico non si può. ! Quanto ci abbiamo giocato da piccole! E se ci penso, magari ‘i giovani d’oggi’ non lo conoscono nemmeno…

Materiali:
Condizione essenziale: trovare un marciapiede sicuro, dove non passino le automobili, possibilmente in un cortile interno.
Gessetti colorati giganti.
Un sasso abbastanza resistente (in modo che non vada in pezzi lanciandolo).
Come si gioca:
Si fa la conta per vedere chi inizia per primo.
Il primo, al suo turno, lancia il sasso sul primo giorno della settimana: il sasso, per ritenere valido il lancio, deve ricadere nel centro del riquadro e non toccare le linee. Il giocatore saltella su una gamba sola dentro la casella del giorno, raccoglie il sasso sempre su una sola gamba, si gira e ritorna indietro saltellando sempre su una sola gamba, facendo attenzione a non calpestare le linee della casella.
Se il sasso o il piede toccano le linee, allora il bambino passa il turno al secondo giocatore e riazzera il suo percorso, riportandolo al punto di partenza.
Altrimenti lancia nuovamente il sasso, cercando di lanciarlo nella seconda casella.
In pratica: tutte le volte il sasso andrà lanciato dentro la casella del giorno, fino a raggiungere l’ultimo. La difficoltà sta nel prendere bene la mira, in modo che il sasso raggiunga la parte centrale delle caselle, senza toccare le righe. E consiste anche nel saltellare su una gamba sola, sempre senza calpestare le righe.
Vince chi raggiunge per primo l’ultimo giorno della settimana e riesce a tornare indietro senza fare nessun errore, nè con il piede, nè col sasso.

Fonte: mammafelice.it

Giochi all’aperto: i 10 passaggi

dieci passaggi

I giochi con la palla sono sempre piaciuti. Poi da piccole chi non guardava Mimì e sua cugina Mila, e quindi la pallavolo, in primis, era un gioco quasi quotidiano: ci si metteva da una parte all’altra del cancello (che rappresentava la rete) e giù a sfinirci di schiacciate, battute ‘Attack!’ e a volo di colombo… ehhh, quelli sì che erano cartoni animati!

E allora perchè non ritornare ai vecchi giochi, distraendo così i bambini da quella tecnologia che li tieni attaccati pomeriggi interi?

Al di là della pallavolo, comunque, ci sono tantissimi giochi da fare con la palla. Uno dei miei preferiti è il gioco dei dieci passaggi: permette di muoversi molto, richiede gioco di squadra ed è ideale per far stancare i bambini un pomeriggio d’estate.
Materiali:
Una palla da pallavolo o un pallone leggero;
Eventuali fazzoletti o strisce di stoffa colorata per distinguere le due squadre.
Come si gioca:
Ci si divide in due squadre con lo stesso numero di giocatori e si fa la conta per vedere chi inizia. La squadra che ha in mano la palla deve cercare di realizzare dieci passaggi consecutivi di palla, facendo dei passaggi al volo tra i componenti della sua sqyadra. Se la palla cade a terra i passaggi di palla si riazzerano e si ricomincia a contare da zero.
La squadra avversaria nel frattempo cerca di intercettare la palla: se ci riesce, può iniziare a sua volta la serie di dieci passaggi.
Tutte le volte che una squadra porta a termine la serie di dieci passaggi, guadagna un punto. Vince la squadra che per prima riesce a terminare tutti e dieci i passaggi.

Fonte: mammafelice.it

Come fare le piadine insieme ai bambini

piadine insieme ai bimbi

Passa del tempo coi bambini anche in cucina: fai le piadine insieme a loro. Scopri come personalizzare e fare tanti tipi di piadine diverse insieme ai bambini.

Difficoltà: facile

Costo: basso

Categoria: Preparazioni di base

Cucina: italiana

Porzioni: 4

Cottura: Padella

Tempo preparazione: 30+30 min

Tempo cottura: 15 min

Tempo totale: 45+30 min

Vegetariana
Preparare le piadine insieme ai bambini è facile e divertente, soprattutto perchè l’impasto può essere personalizzato, creando un assortimento da farcire in tanti modi diversi.

Per l’impasto delle piadine infatti possiamo utilizzare ad esempio

farina bianca
farina integrale
un mix di farine di cereali
farina di grano saraceno
farina di farro
farina di avena
Nelle piadine normalmente si utilizza lo strutto come elemento grasso, ma potete tranquillamente sostituire con l’olio di oliva

Per creare le piccole bolle di lievitazione, tipiche delle piadine, aggiungiamo un pizzico di bicarbonato nell’impasto. Per dare la forma invece possiamo utilizzare il bordo di una teglia rotonda delle dimensioni che preferite.

Lasciate ai bambini la libertà di pasticciare e creare le loro forme, ricordando che cucinare insieme ai bambini è sempre un’occasione per stare insieme e crescere.

Ingredienti:
500 g di farina (o mix di farine a scelta)
1 tazzina di olio extravergine di oliva
la punta di un cucchiaino di sale
1 pizzico di zucchero
la punta di un cucchiaino di bicarbonato
200 ml circa di acqua tiepida
Attrezzi: Terrina, mattarello, padella antiaderente
Procedimento:

Setacciate la farina in una grande terrina e unite nel centro l’olio, il bicarbonato e l’acqua tiepida nella quale avrete sciolto il sale e lo zucchero.
Incorporate la farina partendo dal centro verso l’esterno poi proseguite impastando a mano fino ad ottenere un impasto consistente e liscio.
Fatene una palla, chiudete la terrina con la pellicola trasparente e fate riposare per una mezzora.
Trascorso il tempo riprendete l’impasto delle piadine e dividetelo in quattro parti. Stendete ognuna con il mattarello, sul piano infarinato, nello spessore più sottile possibile.
Ritagliate la forma rotonda delle piadine aiutandovi con il bordo di una teglia rotonda, delle dimensioni che preferite.
Mettete a scaldare una padella grande antiaderente e quando è ben calda cuocete ogni piadina a fiamma vivace, da entrambi i lati per circa 5/6 minuti.
Una volta cotte le piadine possono essere farcite nel modo che preferite, sia con un ripieno salato che dolce e anche conservate ben chiuse in una carta per alimenti.
Le piadine sono un’ottima idea per una pausa pranzo nutriente ma sana.

Fonte: deabyday.tv

Come vestire i bambini per una cerimonia

vestiti di cerimonia

Qualche prezioso consiglio per vestire i bambini per una cerimonia, conciliando le esigenze di stile con la comodità, senza spendere una fortuna.

Vestire i bambini per una cerimonia qualche volta può essere impegnativo soprattutto perchè con l’arrivo della bella stagione si moltiplicano le occasioni di ricevere un invito da amici, parenti o colleghi.

Matrimoni, comunioni, battesimi sono tutte occasioni in cui occorre l’abito giusto, anche per i bambini. Ma il giusto è sempre indice di misura e sobrietà.
Alcuni consigli possono aiutarvi a vestire i bambini per una cerimonia, conciliando esigenze di stile, con le inevitabili esigenze di bilancio, senza dimenticare la comodità.

Innanzitutto occorre tenere presente il tipo di invito che avete ricevuto :

se siete invitati per una cerimonia molto formale in una location prestigiosa oppure un raduno informale ad esempio in campagna
Nel primo caso sarà necessario vestire i bambini con una maggiore attenzione allo stile ma senza esagerare. Date la preferenza a

abiti semplici – perchè la semplicità è la prima caratteristica dell’eleganza
che possano essere indossati anche in altre occasioni
che possano essere integrati con accessori e scarpe che già avete
Oppure acquistate solo qualche accessorio nuovo da abbinare a un abito che già avete, come ad esempio un gilet o una giacchina eleganti.

Puntate sulla pettinatura, utilizzando dei bei fermagli per i capelli, un cravattino speciale, un cappellino.
Per i maschietti: una camicina bianca, indossata su un pantalone scuro. Un accessorio come un gilet, una cravattina e i capelli ben pettinati.
Per le femminucce: un vestitino semplice con una giacchina. Una borsetta in tinta con le scarpe e un bel cerchietto o fermaglio per i capelli.
Vale la pena di ricordare che lo stesso abito può essere utilizzato in occasioni diverse, modificando solo gli accessori. E considerate anche quanto in fretta crescono i bambini quando scegliete la taglia.

In tutti i casi di inviti a cerimonie informali potete vestire i bambini puntando più alla comodità, con abiti di taglio sportivo, aggiungendo in caso qualche dettaglio speciale. Anche le scarpe sportive possono andar bene, sempre però ben pulite e in ordine.

Nei negozi di abiti vintage spesso si trovano abiti eleganti e unici per i bambini e soprattutto a prezzi molto vantaggiosi. Potete dare un’occhiata anche per trovare degli accessori speciali da abbinare.

Fonte: Paola Caselli per deabyday.tv